lunedì 11 novembre 2019

Lowcaster - Flames Arise (Album Review)



⋇≬∝≬⋇

Vola alto ancora
Brucia, mentre suonano
Organi di meraviglie!
Affascinaci ancora
Dacci una lingua che poi parleremo
Mai più dimenticheremo, sè...
Non sia per lo stesso cambiamento!...
Ancora la tua testa
Vola alto
Prologo tuono
Brucia col basalto esploso
Caduto tra le dita d'un pover uomo...
***
Ora, dal basso perlustri
Le fiamme lì, son le stesse
Acque fredde, lamentose
Brulicano di creature
Alquanto misteriose...
Insidiose come punte di fiamme
Bruciano come Stigmate sulla pelle...
Quì sui fondali dimenticati
Come noi parassiti!...
S'alza la marea...
Una creatura ferma
Sosta tra le braccia
Tra le cellule di Hera...
***
Sottile e lucente
Frangente e geniale
Non esiste per la mente
Solo a chi è dormiente, sente
Voci dall'altro, canto suadente
Nomenclature
Sudiciume
Succubo...ma lo è!...
Farfalle
Bachi
Felce
Luce...
***
Come se la leggerezza non contasse nulla...
Qualcosa di più pesante per le mie orecchie
Per le mie membra degradate da queste strutture
Alquanto non assomiglianti, alla piacevole matematica
Affine somma di come sia la realtà...
Tagga di quà e tagga di là, ficcatela in bocca e distruggila
Spara all'interno e spera presto di dimenticartela
Verrà sennò, a reclamarla con importanza
Per nessuna mancanza e altrettanta giustizia
Piliala come na pastiglia
Pilian nessun, per la gola
Pili-han st'etichetta, e dagliela...
Sul trono di sua maestà...non-bramosia...
***
Tempi di frequenziali sintomi tumorali
Pioggia, che non finisce mai di scendere dai muri.
Tuoni e lampeggi contini sui cieli bui
Malgrado sia tutto ciò ostile ai movimenti cruciali.
Non credere mai in nulla, che non sia fuori
Che non stia per prenderti i fili, girarteli...contrari.
Non credere alle voci che potranno salvarti
Ce lo hai dentro, nel Cosmo ti proteggerai dai cambiamenti.
C'è molta bruttezza lì fuori
Sta succedendo ora, alzati
Vai alla finestra, guarda coi tuoi occhi
Non potrai crederlo, sei tu che lo trasformerai...
***
Dentro questo vuoto Atavico, altri sospiri
Nell'infranto uovo sodo che ritaglio, ancora sorrisi
Per questa distesa senza precise chiavi
Chiamami ancora un'altra volta e mi ascolterai...
Attonite chiamate nella notte blu dei sogni
Ovattate le percezioni sensoriali, lessicali, marginali
Quanto sentir puntellar altre carni sanguinanti
Bucarle, tagliarle, sentendo soli e ceneri nei respiri...
Credendo al Cristo, che mai vedrai
Cedendo ad ogni danno, per soldi
Consacrando il tuo Ego, per immagini
Conducendo l'esistenza, su altri pontili...
***
Dall'alto arrivano e fanno male agli occhi
Fanno quello che vogliono e non puoi fermali
Sanno pure arrivare quando tirano brutti venti
Questi non sanno perchè lo fanno, arrivano...e ciao prodotti...
Originari non sono, ma produzioni
Come fiori polverizzati dai tempi
Oltre le ceneri degli antichi vulcani
Con l'alluce valgo, non potrai avvicinarli...
T'alzi dal basso e addosso m'arrivi
Non rispetti nessuno e per questo esisti.
Turbinii crei senza chieder i conti
Non te ne importa, poi...tempestivamente intervieni...

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