Falha Comum è l'esatto opposto d'un ascolto facile. Rakta è sempre stato un'avventuroso, ma a questo nuovo lavoro, la band di São Paulo (precedentemente un trio, ora in duo), accompagna l'ascoltatore in un viaggio più sperimentale. Ogni traccia è rumorosa, oscura e ripetitiva, con poche convenzioni della struttura canzonata. La voce stratificata presenta un forte ritardo, punteggiato da scoppi di risate e urla che ricordano Yoko-Ono. Qui, Rakta s'avventura dal semplice Dark-Punk Industriale, Dance-Electronic o alla Noise di stampo Avanguardistico, lasciando sulla sua scia un suono totalmente immersivo e ipnotico.
Kerry Cardoza
RAKTA - FALHA COMUM (Full Album 2019)
RAKTA - Live @ Baba Yaga's Hut, Lexington London April 2019
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Sono io, sono lui, il mio è il tuo e per questo ci accusiamo
Siamo ed usiamo gli stessi criteri di misura, all'unisono
Stiamo insieme, ma non potremmo mai capire tutto questo
Sempre disuniti, ma complici di chi non osa sbirciare coll'intelletto...
Si crede superiore, ma inferiore, solo un bullone di cioccolato
S-colato e inghiottito dal golosastro, che marcia in lungo e largo...
Strade e strettoie che sanno d'amianto e d'asfalto
Sentendo frequenze innaturali che ci porteranno all'ennesimo scontro...
Nella Comune si può vivere meglio
Dove tutti sanno e non pretendono...
Conscia e consapevole traiettoria, nel capo
Oltre le egoiche dualità di questo guasto...
***
Loto, lotto con i Demoni e le loro infiorescenze
Maneggiando il ramo di Ciliegio come un frustino a 9 code...
Portando il Male, quello mai visto dalle creature cieche
Sempre percepito, tralasciato perchè assuefatto dalle figure...
Scavo prediletti letti che avranno forma solo per l'Etere
Collassando ogni essere che non accetti quel che gli si porti difronte...
Inter-connessioni cablate da un drone in mezzo alle non-nuvole
Dove il Sole dispendioso, crea ulteriori forme batteriche...
Sapendo ciò a cui siam destinati, mangio un fiore
Le radici s'annidano sempre più, come vene
Sibili che non potranno tacere
Allungo, potranno sol vedere...
***
Mi piacete sempre voi, creature minuscole
Sapete di buono, quando vi mastico tra le mascelle
Succhiandovi ogni elemento nutritivo, di dolore
Lo faccio mio, ridendo, per i Mostri dentro le strutture
Vostre, quanto un feto che non sà più d'Umano fertile
Che nulla ha a che fare con le societarie fantasie odierne
Per il veritiero supplemento di monete elettroniche
Che determineranno in futuro, le vostre mosse...
Ridete pagliacci, nell'incedere delle finte bellezze
Rideteci sopra fin che avrete le lingue, l'ugule esanime...
Fatelo perchè dopo ci saranno solo omertose regole
Rigide, quanto un ambiente localizzato, in Antartide...
***
Per questo Prelato palato, son escluso!
Mai, se ci penso veramente e con implicito vissuto...
Volo nell'espressioni che un matematico potrebbe solo aver in un sogno
Rivelatore, che porterà alla conduzione del gioco, pagato
Non-assuefatto e nemmeno pre-cariato
Sarò agiato come lo son sempre stato...
Maneggiando le radicali viscere del profondo vuoto
Nell'infinitesimale ascesa di un nuovo ciclo Cosmico...
Una fine del Mondo, interno
Nell'Inferno, di un epicentro
Paradisiaco e soggetto allo sfratto...
Contando ancora un'altra fine, di questo gioco per-verso!...
***
2003: vedo ogni notte le fiamme, nel buio nero
Le sento che mi sussurrano qualcosa di vero...
2012: vedo luci d'arcobaleno e ciel sereno
Le percepisco come fossero farfalle nello stomaco...
2019: vedo stormi di inutilità, come piccioni che volano
L'astronave non vuole farsi vedere, rimane dietro il cielo...
2026: vedo le luci di Babele piatte, lungo il sentiero
Le macchine avranno l'alito di un prigioniero...
Saremmo morti di valori in quel mattino
Guardando la Stella del nuovo giorno
Spostandosi per sommo Magnetismo
Non più visibile per chi vivrà in questo posto...
***
Creature esauste, non vedono nulla
Solo immagini prodotte dalla mente!
Procacciandosi altre terre, lungo la Dorsale Oceanica
Dove potranno creare la nuova Atlantide
Per nulla vicina a quella odierna Umana...
Mentre nuovi progetti per una nuova specie avanzano, free!
Energizzando solamente chi l'ha generata e creata
Portando tutto al collasso delle infrastrutture, dettate dalle leggi speculative!
Un miraggio che non sà di nulla
Non ha memoria ne inventiva!...
Questo miraggio in cui viviamo c'è già
Ma pochi ne son consapevoli, amando veramente la loro esistenza...
***
Siamo già all'inizio della fine!
Una rovina che non potrà portare un'altra generazione...
Fuori dagli schemi per ragionare!
Credendo a particelle sub-Atomiche che son difficili da materializzare...
Esistono come i fili d'erba nei campi, d'estate!
Dove mangiarle potrebbe portare a morte precoce...
L'assurdo campo di macerie!
Mentre viene svenduto al miglior offerente...
Mi rovino per delle monete finte!
Son rovinato fin da quando son uscito dal ventre!
Mi son creato, per questo, ho un asso come feto vincente
Scontrandomi con le nuove rovine, che il vecchio mi ha regalato...con Amore!...