Questo quarto album dei Luna sviluppa le idee del magnifico Funeral Doom Death Metal. Combinando musica strumentale sinfonica, enfatizzata dalle linee d'organo con un suono pesante e oscure chitarre, dove l'album esplora dei nuovi orizzonti del suono dei Luna stessi, lasciando lo stile riconoscibile dei musicisti, che stanno dietro la creazione della musica.
🌕🌔🌓🌑🌛🌙🌕
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Una...è la prima volta, quando non sai nulla di quel che ti verrà addossata(!)...
Saranno le tue cervella a mettersi in moto e se non ce la farà, sarai morta...
L'estuario di quel che si doveva presagire ora, c'è ed è pronto, sfocia
Là, dove nulla potrà portar, se non altro che immondizia, dalla montagna.
Freddo e periodo di magra, come la prima tempesta, la neve e la chiusa Terra.
Ci saranno ancora coriandoli e ceste, di gesta d'assoluta felicità...immobilizzata
In quel grande teatro chiamato vita, sussurrante di in-giustizie...vacue e senza meta
Cadendo per terra, divenendo carta straccia, che vola via con una piccola ventata...
Non potranno mai capire, loro; chi giustifica la predetta e mostruosa faccia
Di chi non sà nulla, non vedendo nemmeno quello che ha davanti alle sua ossa.
Vive si(!), ma troppo ingessate per condurre un'esistenza copiata, nella tradizione cessata...
Qualcosa forse si vedrà, forse dopo la sperata eccentricità che l'individuo maschera
La prima botta dopo do tiri de canna, na spada, un trip o fottendo una fottuta donna puttana!
Qualcosa che non assomiglia a niente di quel che s'era (S)piaciuta
Diversa da qualsiasi casualità, fattanza, misurata epitesi...non traspariva nulla...
Solo una sorta di famigliarità, lontana...quasi persa e a tratti stronza.
Non t'appartiene nulla, m'accetti...sei sconsacrato nella totale giungla!
A valle; dove la merda, ormai decomposta, riempie le narici e la pancia
Mentre ancora tutti non vedono la via preposta, ma solo quella finta
Ci sarà forse una seconda, una terza e una quarta...quinta
Dopo l'ottava(!)...dopo la nonna, nulla rimane...solo carne da succhiare, Iper-viva...
***
Sapori di infinite poesie m'affollano la mente...le sue membrane
Non le voglio...sono solo virus, che non riuscirò mai a lasciar...
E poi, pensando anche a chi non ha tutto questo...che strana la vita...(?)...
Non potrebbero dirmi qualcosa di migliore...forse è l'IO che le scarta(?)
Come un fiore ancora da sbocciare, prima del sole della mattina
D'estete, o primavera...d'autunno o d'inverno...sò che lo farà!...
Come tirarsi fuori dalle coperte, fuori dalla bara...dalla cas(S)a
Chiesa sconsacrata, tabernacolo d'una gloriosa ammucchiata
Dove le orge son all'ordine del giorno, quando la Luna è Gibbosa
Quando gli uccelli spiccano il volo dopo averti raccontato la ritmica
Come la seconda, dopo la prima...nella scenica cassaforte della velocità...
Seconda, prima della prima...non per ovvietà, ma precarietà
Dove l'orchestra, come fosse un maestro con la sua bestia, l'Amerà
Bimbi, neonati o chi cazzo sia...non importa...sarà sempre la seconda
La via che non sarà mai certa...non sarà mai fatta, mai di getto...sarà (S)fortunata!...
***
Piccola e tenue è la sua amarezza, sospira appena
Non potrà vivere allungo in quella cas(S)etta
Dove i valori son azzerati, come una cassa vuota...cesserà!...
Le sicurezze, di certo non le daranno vita propria
Ma almeno s'ammenderà per viverla con dignità!
Non ci saranno problemi, seppur l'acqua arriverà!
Nulla potrà, ma mai cesserà questa devozione unica
Lì, sopra le teste, le sfiorite vite, gli ammassi della massa!...
Sarà lei la grande giuria, bianca e bucata...fredda
Ma calda, per chi sà comprender l'energia ch'emana!
Non sarà mai sola, seppur sempre lo sia
Mai unica(!)...ci saranno copie uguali a lei stessa
Forse se si girasse una buona volta...(!?)...
Ma l'amo così, l'amo perchè sò che ritornerà
Ancora e ancora...in ogni notte buia, comunicherà...
Non cesserà mai, illuminerà qualcosa che nel giorno non si vedrà
Continuerà a indicarlo, sarà sotto le palpebre d'una vita oscura
Apertamente dimostrando cosa fà in natura...gira senza paura...come la mia...
Diversa da qualsiasi casualità, fattanza, misurata epitesi...non traspariva nulla...
Solo una sorta di famigliarità, lontana...quasi persa e a tratti stronza.
Non t'appartiene nulla, m'accetti...sei sconsacrato nella totale giungla!
A valle; dove la merda, ormai decomposta, riempie le narici e la pancia
Mentre ancora tutti non vedono la via preposta, ma solo quella finta
Ci sarà forse una seconda, una terza e una quarta...quinta
Dopo l'ottava(!)...dopo la nonna, nulla rimane...solo carne da succhiare, Iper-viva...
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Sapori di infinite poesie m'affollano la mente...le sue membrane
Non le voglio...sono solo virus, che non riuscirò mai a lasciar...
E poi, pensando anche a chi non ha tutto questo...che strana la vita...(?)...
Non potrebbero dirmi qualcosa di migliore...forse è l'IO che le scarta(?)
Come un fiore ancora da sbocciare, prima del sole della mattina
D'estete, o primavera...d'autunno o d'inverno...sò che lo farà!...
Come tirarsi fuori dalle coperte, fuori dalla bara...dalla cas(S)a
Chiesa sconsacrata, tabernacolo d'una gloriosa ammucchiata
Dove le orge son all'ordine del giorno, quando la Luna è Gibbosa
Quando gli uccelli spiccano il volo dopo averti raccontato la ritmica
Come la seconda, dopo la prima...nella scenica cassaforte della velocità...
Seconda, prima della prima...non per ovvietà, ma precarietà
Dove l'orchestra, come fosse un maestro con la sua bestia, l'Amerà
Bimbi, neonati o chi cazzo sia...non importa...sarà sempre la seconda
La via che non sarà mai certa...non sarà mai fatta, mai di getto...sarà (S)fortunata!...
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Piccola e tenue è la sua amarezza, sospira appena
Non potrà vivere allungo in quella cas(S)etta
Dove i valori son azzerati, come una cassa vuota...cesserà!...
Le sicurezze, di certo non le daranno vita propria
Ma almeno s'ammenderà per viverla con dignità!
Non ci saranno problemi, seppur l'acqua arriverà!
Nulla potrà, ma mai cesserà questa devozione unica
Lì, sopra le teste, le sfiorite vite, gli ammassi della massa!...
Sarà lei la grande giuria, bianca e bucata...fredda
Ma calda, per chi sà comprender l'energia ch'emana!
Non sarà mai sola, seppur sempre lo sia
Mai unica(!)...ci saranno copie uguali a lei stessa
Forse se si girasse una buona volta...(!?)...
Ma l'amo così, l'amo perchè sò che ritornerà
Ancora e ancora...in ogni notte buia, comunicherà...
Non cesserà mai, illuminerà qualcosa che nel giorno non si vedrà
Continuerà a indicarlo, sarà sotto le palpebre d'una vita oscura
Apertamente dimostrando cosa fà in natura...gira senza paura...come la mia...